martedì 29 dicembre 2020

7. Harry.

Nei loro abiti civili, i maghi (eccezion fatta per Hermione, ovviamente) avevano tutti un aspetto un po' goffo. Stephanie, William e Johanna avevano anch'essi lasciato la tenuta da Assassini nel quartier generale, così da dare meno possibile nell'occhio.

"Perché così preoccupata, Hermione?"
"Mia moglie è sempre preoccupata, professoressa..."

lunedì 5 ottobre 2020

6. Sviluppi

Momenti di buio. Angoscia, breve pausa

...

Dopo il buio, il dolore. Atroce, raggelante. E poi le voci.

Le urla di lui. Quelle di lei. L'altra voce che ride.

Poi ancora il dolore, e ancora le urla. E quella voce suadente: "Allora, piccioncini, me lo dite oppure volete che continui a divertirmi?"

"Mai... Non te lo diremo mai!"

"Che peccato peccatuccio... Allora continuiamo, no? Crucio!"

E ancora più dolore e più urla. Impotenti, inermi.

martedì 2 giugno 2020

5. Revelations.

"Buongiorno, Stephanie."
"Buongiorno, professoressa."
"Il preside l'aspetta insieme a un altro professore, desidera parlarle. La devo avvisare: il nostro preside è molto giovane, ma ha già dimostrato un valore molto oltre le aspettative. Se penso al suo primo anno qui a Hogwarts... Su, venga con me."

Arrivate all'ingresso della scalinata, Minerva McGonagall pronunciò la parola d'ordine:
"Ballo del Ceppo!"
La statua che bloccava l'ingresso si spostò, e la scala a spirale scese liberando il passaggio verso l'ufficio del Preside pro tempore.

Ad aspettarla c'erano Hermione Granger e il professor Flitwick. Pochi secondi dopo, il preside scese la scalinata e si avvicinò a Stephanie.

"Professoressa, è un piacere conoscerla. Io sono il preside pro tempore di Hogwarts, Neville Longbottom."

mercoledì 13 maggio 2020

4. Punizione

"... Volendo confrontare Internet ai vostri sistemi di comunicazione, direi che è qualcosa che accomuna quello che fate con i camini, i quadri, le ricordelle, e perfino le strillettere. Tutto in un solo sistema. Capirete facilmente come sia diventato il mezzo di comunicazione più potente del mondo."

"Professoressa, ma se si rompesse?"

"Beh, non sono qui per descrivervi tecnicamente come funziona, ma mettiamola così: Internet potrebbe 'rompersi' solo in casi talmente spaventosi da passare decisamente in secondo piano."

domenica 10 maggio 2020

3. Ammissione

"E ora?"
Il Ministro aveva accolto con favore la proposta, manifestando però non poca incertezza. "La cosa potrebbe essere fattibile, signori Weasley, ma devo dirvi che il rischio di violazione dello Statuto internazionale per la Segretezza magica è veramente molto alto. Mi garantite che il vostro 'prescelto' sarà adeguatamente istruito a non far trapelare informazioni sul nostro mondo? La responsabilità è molto alta... Già pochi anni fa sapete bene cosa è successo."

2. Ultimo anno

"È solo... che sono stanca."
"Minerva..."
"Tutti questi anni, Pomona. Quante ne sono successe? Quante ne abbiamo viste? Quanto... Abbiamo perduto? Il povero Diggory... Crouch, Alastor... Fred Weasley... Severus... Silente..." la voce della professoressa McGonagall ebbe uno scricchiolio.

1. La fine del sogno di Gellert Grindelwald

Inaccettabile.
INACCETTABILE.
"Inaccettabile" era l'unica cosa che riuscisse a concludere, da anni ormai, Lucius. L'Oscuro Signore abbattuto da un ragazzino di 17 anni, sicuramente per pura fortuna. Lui non c'era: era già scappato per proteggere suo figlio, il suo erede, e Narcissa. E poi? Tutto rovinato.

domenica 26 aprile 2020

Venticinque

1) Mio nonno mi raccontò
di un paese in provincia di Mantova
dove a mezzogiorno senti solo l'eco dei tuoi passi.

2) Mi raccontò, mio nonno,
che tanti compaesani erano semplicioni,
che li convincevi di qualsiasi cosa.

3) Mi raccontò di una compaesana
che credeva che l'acqua della bottiglia
potesse diventare verde.

4) Mi raccontò che lui, da bambino,
andava al mattino prestissimo
per vendere stracci e sopravvivere.

5) Era capace, mio nonno,
di levarsi il pan di bocca
se un nipote
gli diceva di aver fame.

6) Lui mi disse anche
- e con un certo orgoglio -
di essere stato uno dei pochi polentoni
ad andare al Sud per trovare da vivere.

7) E mi raccontò
del più grande amore della sua vita
che non lo aveva mai amato:
"E quante corna mi ha messo!... Ah, ma gliele ho restituite, eh!"

8) E mi raccontò
che dovette andare in guerra, lui.
Che dovette andare in guerra.
Che lui in guerra non ci voleva andare, lui.

9) E mi raccontò,
e lo fece con grande orgoglio,
che lui, in guerra,
non sparò nemmeno un colpo.

10) E mi raccontò,
e ci raccontò,
che un tenentino di quelli infoiati
li obbligò ad attaccare.

11) E una cannonata li centrò in pieno:
e si risvegliò, con il cadavere
del tenentino che lo schiacciava,
e la testa era da un'altra parte.

12) E dopo questa,
che gli capitò in Grecia,
gli dissero
che doveva andare in Russia.

13) In Russia,
lui,
che sapeva giusto giusto
parlare l'Italiano.

14) E ci furono persone
che decisero di farsi male,
perché lo sapevano
che da là non sarebbero tornati.

15) E lui fece
come quelle altre persone:
però, beh,
lui fu più furbo.

16) E allora mio nonno,
che era furbo,
si ritrovò con un ginocchio
terribilmente gonfio.

17) E ci raccontò
che lo riportarono in Italia:
ospedale militare di Pisa,
ché doveva guarire e andare in Russia.

18) E ci raccontò
che lui, in Russia,
non ci sarebbe andato
nemmeno da morto.

19) E allora fece
quello che era più ovvio:
prese armi e bagagli
e scappò.

20) E ci raccontò che a piedi se ne tornò
in quel paese
dove a mezzogiorno
senti il suono dei tuoi passi.

21) Per due mesi rimase,
ci raccontò,
in una buca, perché i fascisti
cercavano e rastrellavano.

22) E siccome non riusciva
a smettere di fumare,
alla notte le persone
vedevano il fuoco della sigaretta.

23) E ci raccontò che,
da allora,
in quel paese si parla
di fantasmi con gli occhi di brace.

24) E dopo, dopo l'armistizio,
potè uscire da quella buca,
e tornare dalla famiglia,
che lo aveva protetto.

25) E ce lo disse, lui,
che male aveva fatto la guerra:
ce lo fece capire,
che il fascismo è male.